Virginia Tomescu Scrocco (Bucarest, 1886 - Tivoli, 1950) pittrice italiana nasce a Bucarest in Romania da una famiglia agiata, e all’età di diciassette anni si reca a Parigi per iscriversi all’Accademia d’Arte Julien fondata dal pittore Rodolphe Julien. L’Impressionismo, il Pointillisme, il Divisionismo profondamente sulla sua impostazione di pittrice.
Durante un viaggio in Italia con la madre, rimane talmente affascinata dalla bellezza del paese e dall’enorme ricchezza della sua arte che decide di trasferirsi all’Accademia delle Belle Arti di Roma per proseguire gli studi e maturare le sue scelte artistiche.
E’ tra gli anni venti e trenta che la pittrice raggiunge l’apice espressivo e predilige il plein air alla ricerca in studio o al genere commerciale. Lavora nello studio del pittore Cesare Maccari, impegnato nella decorazione della cupola del Santuario di Loreto. Viene inviata in Spagna dal Governo rumeno per eseguire copie di Velasquez da destinare a Istituti e Gallerie della Romania.
Partecipa alle mostre collettive “Secessione” del 1913 e 1915 e quelle annuali delle Società Amatori e Cultori del 1916, 1917, 1918 ed altre collettive e personali a Roma, Milano, Torino, Genova. Nel 1915 sposa il dottor Amedeo e aggiunge alla sua firma il cognome Scrocco, rendendo definitiva la scelta di essere anche italiana. Si stabilisce a Tivoli dove nascono i suoi figli Eolo e Marisa. Negli anni venti porta in Romania i risultati del suo intenso lavoro di ricerca; nel 1929 la Regina Maria di Romania la invita a decorare il suo castello in Transilvania. Nel 1930 e nel 1934 espone ancora a Roma.
Dal 1937 sono frequenti i soggiorni a Buonalbergo nella casa paterna del marito. Sensibile al fascino di un mondo contadino ancora arcaico, si dedica allo studio della vita nei campi e degli animali: appartengono a tale periodo alcune grandi tele decorative di soggetto agreste che ornano le pareti della sua casa. La sua attività si interrompe per malattia. Morirà a Roma nel 1950.
Nessun commento:
Posta un commento
Info sulla Privacy