Nel 1891 sposò Olga Treves, nipote degli editori Emilio e Giuseppe Treves. Fece erigere una villa a Pallanza dove insegnò pittura, e frequentò i salotti della vicina Villa Cordelia di Giuseppe Treves.
Tra il 1892 e il 1899 partecipa all’Esposizione italo-americana di Genova ed è presente a Berlino, Roma, Triennale di Brera, alle Promotrici di Genova e Torino, all'Esposizione internazionale di Stoccarda e alla Biennale di Venezia.
A causa di difficoltà economiche originate dal progressivo distacco dai Fratelli Treves, nei primi anni del nuovo secolo abbandona la pittura, divenendo imprenditore in campo chimico; brevetta un fissativo per pastelli e si dedica alla produzione industriale di una pergamena (Pergamoide) e di un cuoio artificiali (percuoio) da lui inventati. In seguito viene nominato Direttore Generale della fabbrica Romanini di Forlì.
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