Thérèse Schwartze (Amsterdam, 20 dicembre 1851 – Amsterdam, 23 dicembre 1918) è stata una pittrice olandese, molto celebrata nel suo tempo, che unì grandi competenze tecniche di ritrattista con un eccellente senso degli affari.
Nata ad Amsterdam Thérèse era la figlia del pittore di origine americana Johan Georg Schwartze, da cui ricevette la sua prima formazione. In seguito andò a studiare per un anno presso il Rijksacademie van Beeldende Kunsten e poi si recò a Monaco di Baviera dove proseguì i suoi studi insieme a Gabriel von Max e Franz von Lenbach. Nel 1879 andò a Parigi dove studiò sotto Jean-Jacques Henner. Quando tornò ad Amsterdam divenne un membro della società di artisti "Arti et Amicitiae".
Conquistò una reputazione internazionale, partecipando a numerose mostre fuori dal suo paese e ottenendo commesse in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nel 1884 ritornò a Parigi, dove trascorse quattro mesi a dipingere e dove espose le proprie opere al Salon annuale, con lo scopo di farsi notare sulla scena dell'arte più prestigiosa.
In quanto artista di successo, rappresentò un modello per una generazione di pittrici olandesi, in particolare del gruppo di Amsterdam conosciuto come "Amsterdam Joffers", che includeva anche sua nipote, Lizzy Ansingh.
I suoi ritratti, per la maggior parte di esponenti della nobiltà olandese del XIX secolo ed anche della famiglia reale, sono notevoli per l'eccellente disegno dei personaggi, l’ampiezza e il vigore della movimentazione e la ricca qualità del pigmento.
Fu una delle poche pittrici della sua epoca che ebbero un invito a contribuire con il loro autoritratto alla galleria dei pittori iniziata dai Medici, nel XVI secolo, a Firenze.
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