'Libero la mente
m'accompagno...
e lascio qui in bonaccia
solo i tessuti della pelle
e finalmente
quando è comodo
il mio pensiero
Danzo
Danzo la luce dell'anima...'
~ Catherine La Rose© ~
m'accompagno...
e lascio qui in bonaccia
solo i tessuti della pelle
e finalmente
quando è comodo
il mio pensiero
Danzo
Danzo la luce dell'anima...'
~ Catherine La Rose© ~
photo by ©Paolo Terzi
Benito Mussolini, eseguito verso il 1933
photo by ©Paolo Terzi
Giuseppe Graziosi, nato a Savignano sul Panaro nel 1879, morto a Firenze nel 1942, presente ininterrottamente 19 volte alla Biennale di Venezia, dal 1903 al 1942, è senza dubbio uno degli artisti modenesi di maggior fama a livello nazionale, vicino per esiti e sensibilità ai grandi artisti europei del tempo. Scultore, pittore, incisore di altissima qualità, è noto per le sue opere altamente poetiche, straordinaria testimonianza del mondo contadino padano degli inizi del XX secolo, descritto nei volti, nei gesti, nelle quotidiane attività dei suoi protagonisti. Nella sua carriera ha partecipato a più di venti biennali di Venezia e in particolare ha avuto nel 1924 e nel 1940 una mostra personale a lui completamente dedicata all'interno della Biennale stessa. Ha partecipato a più di cinque quadriennali di Roma. Nel 1901 ha vinto la medaglia di bronzo alla Esposizione Universale del 1900 tenutasi a Parigi.Ha insegnato nelle migliori scuole di arte a Milano, Napoli e Firenze.
Ha opere esposte alla galleria Ricci Oddi di Padova alla GAM di Bologna dove vinse due premi Baruzzi all'inizio del Novecento alla GAM di Venezia, a palazzo Pitti a Firenze e alla GAM di Roma.
La città di Modena gli ha interamente dedicato una gipsoteca.
È sepolto nel cimitero di Savignano sul Panaro, il suo paese natale. A Savignano sul Panaro è stata recentemente ristrutturata la sua casa natale, e ne è diventato un museo a lui dedicato.
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