I miei bagnati silenzi
mi discolpano appena
troppo pendente il lembo che mi sostiene...
mi discolpano appena
troppo pendente il lembo che mi sostiene...
Ci vorrebbe un grido oceanico del mare
per assolvere la mia anima singhiozzante..
Penoso e straziante premere il cuore
tentare di scaldarlo ancora ...ancora
proteggerlo con la mano tesa
stabilirne l'esatto dolore
e poi riuscire a liberarlo...
Mi vien voglia di lasciarlo sfumare
adagiarlo sul bordo dell'acqua
fluttuare i miei soffocati battiti con esso
e vederlo svanire alla deriva
tra le pieghe sconfitte dell'orizzonte.
E' come se dal grembo cullare
mandassi le mie radici a farsi benedire..!
Quasi un pianto liberatorio...
E se i miei riflessi mi tradiscono
e le rughe dei miei capelli s'increspano
come potrò rispecchiarmi fino infondo
senza timore d'avere
un dubbio o una colpa
ed essere riconoscente a tutta questa nuda trasparenza
Quando si è soli dentro
il carico e il rifiuto
è abissale e calloso
le lacrime si cristallizzano, si fortificano
e diventano rocce
è come entrare nell'acqua con dolorose vesti
e non riuscire più a riemerge dal peso
Accettare e non accettarsi
ascoltare e non ascoltarsi
vestire d'amore e non vestirsi
essere e non esserci......
Ma il mare è sempre mutevole e coraggioso
felice o triste ...si lascia vivere in quiete e in tempeste
ti riflette fedele e ti fonde con i colori del cielo
ti svuota sì
ma nella stessa misura ti riempie
indissolubile poi ti ricompone
e con tutta la forza
Penoso e straziante premere il cuore
tentare di scaldarlo ancora ...ancora
proteggerlo con la mano tesa
stabilirne l'esatto dolore
e poi riuscire a liberarlo...
Mi vien voglia di lasciarlo sfumare
adagiarlo sul bordo dell'acqua
fluttuare i miei soffocati battiti con esso
e vederlo svanire alla deriva
tra le pieghe sconfitte dell'orizzonte.
E' come se dal grembo cullare
mandassi le mie radici a farsi benedire..!
Quasi un pianto liberatorio...
E se i miei riflessi mi tradiscono
e le rughe dei miei capelli s'increspano
come potrò rispecchiarmi fino infondo
senza timore d'avere
un dubbio o una colpa
ed essere riconoscente a tutta questa nuda trasparenza
Quando si è soli dentro
il carico e il rifiuto
è abissale e calloso
le lacrime si cristallizzano, si fortificano
e diventano rocce
è come entrare nell'acqua con dolorose vesti
e non riuscire più a riemerge dal peso
Accettare e non accettarsi
ascoltare e non ascoltarsi
vestire d'amore e non vestirsi
essere e non esserci......
Ma il mare è sempre mutevole e coraggioso
felice o triste ...si lascia vivere in quiete e in tempeste
ti riflette fedele e ti fonde con i colori del cielo
ti svuota sì
ma nella stessa misura ti riempie
indissolubile poi ti ricompone
e con tutta la forza
ti specchia
e t'assolve l'anima.
Catherine LA ROSE©2008
Painting by Umberto MAZZONE
e t'assolve l'anima.
Catherine LA ROSE©2008
Painting by Umberto MAZZONE
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